Secondo gli psicologi statunitensi Alberti ed Emmons, che con Manuel J.Smith[1] hanno reso popolare il concetto negli anni Settanta[2], si definisce come «un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui».
Il concetto di assertività è usato nell'ambito dell'approccio psicologico legato al comportamentismo e alla sfera dell'autostima. Esso si può anche delineare come un equilibrio tra due polarità: da una parte il comportamento passivo, dall'altra il comportamento aggressivo
(fonte wikipedia)