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Formazione Vendite: I Contenuti del Corso Vendita Professionale "Solution Selling™"
Scheda cliente per il Solutions Selling e l’inquadramento dei bisogni del clienteTutto quello che riusciamo a conoscere del cliente e a capire del cliente durante le varie fasi di contatto, va inserito in una “scheda cliente” o “dossier cliente” nei casi più impegnativi. Una scheda cliente si compone in genere di due parti: quantitativa e qualitativa/osservazionale Sezione quantitativaContiene le principali informazioni disponibili, includendo ove possibile: · fatturato, · numero di dipendenti, · sede centrale e sedi ulteriori, · nomi dei principali referenti rilevabili, · principali prodotti trattati e mercati di riferimento, · trend aziendali primari (fase recessiva, fase di stabilità, fase di sviluppo), · disponibilità di budget economici e budget mentali per la tipologia di acquisto. Come si può notare, alcune di queste informazioni sono di facile accesso, pubblicamente disponibili, mentre altre richiedono lavoro di Business Intelligence accurato e dedicato. Sezione qualitativa e osservazionaleContiene le principali informazioni soprattutto qualitative e meno statistiche (salvo alcuni punti), includendo ove possibile: · problematiche che il cliente vive; · storia ed evoluzione degli acquisti nei riguardi dei nostri tipi di prodotto/servizio; · storia ed evoluzione degli acquisti nei riguardi della nostra tipologia aziendale; · mappa dei poteri e dei decisori rilevata in sede di intervista; · moventi e motivazioni d’acquisto; · tipologia di fornitura possibile e spazi di manovra; · rapporti con i fornitori attuali (se presenti); · problemi passati generati dai fornitori; · natura dei canali di accesso ai budget economici e budget mentali (finestre temporali, chi e quando può accedervi, chi ne è escluso), chi decide in azienda. Costruire la lista delle informazioni critiche e indispensabili per la venditaOgni intervista di vendita ha scopi strategici. Prima dell’intervista è necessario realizzare una lista di informazioni da raccogliere, evidenziando tutte le informazioni indispensabili per poter offrire una buona soluzione consulenziale. Ogni azienda ha esigenze informative specifiche e peculiari, per cui non è possibile ricorrere a modelli standard. L’invito è piuttosto quello di adattare un approccio di vendita consulenziale alle proprie esigenze aziendali. La tecnica da utilizzare è quella del confronto interno tra colleghi (peer coaching, supporto tra pari) o tra venditore e direzione (coaching direzionale, tutoraggio, mentoring). Ad esempio, per una società di formazione intenta ad offrire una soluzione verso un’impresa, sarà importante sapere: · quanta formazione - rispetto al tema da trattare - è stata fatta sinora presso l’azienda cliente (prospect), con che esito; · quale e quanta abitudine alla formazione esista in azienda, e a quali metodi formativi sono abituati i soggetti; · quale è il grado di soddisfazione verso i fornitori precedenti; · che modelli di formazione sono stati adottati in precedenza; · quali di questi hanno dato risultati e quali no; · che tipologia di intervento formativo ha in mente l’interlocutore (residenziale, in outdoor, interno all’azienda, affiancamenti, etc); · quali bisogni muovono l’esigenza formativa. Perché nasce e in chi nasce il bisogno di formazione? · se esistono fruitori ostili, che non vorrebbero partecipare alla formazione ma saranno chiamati a farlo, e quale linea tenere in questo caso; · quale sia il grado di ricettività e collaboratività (gli atteggiamenti d’ingresso) nel gruppo da formare; · se sia stata svolta una analisi dei fabbisogni formativi e se sì con metodi e risultati; · se siano state analizzate o valutate altre strade per raggiungere l’obiettivo (es: coaching one-to-one); · quale clima psicologico e aziendale si vive; · se il budget previsto sia adeguato; · se sia in corso una “gara” o “appalto” tra diversi possibili fornitori, o si stia cercando una soluzione basata sulla “prima risposta soddisfacente ricevuta”; · se la prestazione richiesta è meramente esecutiva o invece prevalentemente consulenziale, o un mix delle due; · quanto sforzo progettuale sia necessario e se il cliente sia disposto a pagarlo; · .... altre informazioni necessarie emergenti dall’analisi. In seguito alla comprensione di questi fenomeni, sarà possibile offrire una soluzione consulenziale diversificata: · soluzione A... · soluzione B... · soluzione C... e i relativi benefici e costi, valutando le risposte del cliente (reazioni).
Ogni azienda deve adattare l’approccio consulenziale ai propri bisogni specifici, e questi momenti di focalizzazione devono essere condotti tramite riunioni interne (prima) e non lasciati alla buona volontà del venditore. Corso Vendita Professionale: Articoli e schede di approfondimento sulla Formazione Vendite "Solutions Selling"___________________________
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